Racconti umoristici

le mie novelle, i miei racconti brevi, le nostre storie di paura

  • Racconti umoristici

    Campanelle d’argento

    Il giovane lord Arcie Chatterille camminava nel gelo invernale tenendo le mani, guantate di pregiata pelle di vitello, nel profondo delle tasche del cappotto di lana e lasciando impronte scure nella neve dietro di se, nel buio. I lampioni splendevano sopra di lui, sprigionando la loro fragile aurea; la fiammella a gas risplendeva sicura della bolla di vetro che la racchiudeva come una cosa preziosa, la cosa più preziosa nella fredda e oscura notte invernale. Dalle finestre sopra la sua testa, coperta dall’elegante cilindro che era stato di suo padre, uscivano le luci, i suoni, i profumi, le risate e i colori delle feste. Per quanto il gelo penetrasse nelle…

  • Racconti umoristici

    Streghe di carta

    Il cielo minaccia pioggia da ore quando Vitto trova il coraggio di aprire la portiera e uscire. Appena mette i piedi sull’asfalto un senso di nausea e di vertigine lo invade fin nel profondo delle ossa e rabbrividisce. Forse è disgusto, forse è paura, forse è febbre. Prende un bel respiro nell’aria fresca e umida; l’abitacolo si è riempito d’aria e solo ora si rende conto di quanto li dentro puzzasse di moquette bagnata, sudore umano, fumo stantio, avanzi di cibo e cane bagnato. Qualcosa gli preme sulla schiena, fra le scapole. Qualcosa di duro, caldo e che guaisce. Vitto sorride stancamente, mormorando: “Sì Bruno, ci sono, ora andiamo”. Si…

  • Racconti umoristici

    Lady Chatterille non ha paura

    La giovane signora Chatterille stava tornando, a braccetto di suo marito Lord Chatterille, a casa propria attraverso i bui vicoli di Nottingham, la notte di Natale. La neve cadeva, bianca e cristallina, sui suoi vestiti di velluto nero, sulla sua pelliccia di volpe rossa e il cappello a cuffietta orlato d’argento; l’amplia gonna frusciava sulla neve nel silenzio innaturale che solo la neve può sprigionare, la notte di Natale. Lady Chatterille camminava lentamente sul manto candido, i lampioni a gas erano lontani come stelle ed il buio circondava lei e lord Chatterille mentre attraversavano la strada vuota. Erano soli, nemmeno i gatti uscivano dalle case o dai rifugi in quella…

  • Racconti umoristici

    Quelli vicino

    “Non hanno nessun rispetto!” ringhia lui. Un tuono squarcia l’aria, rimbombando fra i muri di cemento ed il cielo grigio, ma a lui piace, gli piace la pioggia pomeridiana, gli è sempre piaciuta, fin da bambino; per questo tiene tutte le finestre di casa spalancate quando piove, vecchie persiane di legno verde scrostate che stridono come streghe nella tempesta. Gli piace quella luce traslucida che riempie l’aria, che riempie la stanza, gli piace l’odore pungente del petricore, gli piace sentire le gocce cantare mentre rimbalzano sulle persiane, tintinnare nelle grondaie. E gli piacciono i tuoni, gli piacciono anche perché la gente invece li teme e, di solito, quando tuona la…

  • cuculo
    Racconti umoristici

    il Cuculo

    «Ci sono persone, nel mondo, che non devono fare nessuno sforzo per avvicinarsi ai loro sogni; i sogni vanno da loro, pecore condotte al pascolo che si lasciano realizzare come i fiori sbocciano al tocco dell’alba. Queste persone hanno occhi assurdi che non guardano, occhi profondi da cui non riesci a uscire, dentro i quali puoi vedere l’universo, i tuoi desideri, te stesso. Queste persone non sono molte; sono rare, in verità, e sono imperturbabili, distaccate, si muovono nel mondo come fantasmi fra degli specchi, ma non quando guarderai loro negli occhi perché allora, e solo allora, vedrai tante di quelle emozioni da travolgerti, così vorticose e devastanti nella loro…

  • Racconti umoristici

    Perduti

    Quanti di noi hanno vissuto un’esperienza paranormale nella loro vita? Io alcune. Non molte a dire il vero, ma fra quelle ce ne è una che mi è rimasta impressa e che è stata molto importante per me, emozionante, indimenticabile, spaventosa. Questo, fra tutti i miei racconti, è l’unico ispirato a fatti reali. Ho raccontato in tutti questi anni di impressioni, di sogni, di ispirazioni, di cose che sentivo profondamente mie e che mi hanno formato come persona, ma mai di esperienze; sopratutto mai di esperienze reali. Ho provato molte volte a formare gruppi di pochi intimi per esplorare casa abbandonate, alberghi, luoghi inquietanti magari famosi per essere infestati o…

  • Racconti umoristici

    Vendicatore

    Mio cugino Skyler sa disegnare molto bene. E gli piace dimostrarlo. Ci sono quasi undici anni di differenza tra me e lui e quando cominciai le elementari i miei lo misero a farmi da bebysitter. Non se la cavava male, mi faceva mangiare il gelato e guardare i film con lui ma aveva il vizio di farmi un particolare tipo di dispetto. Ogni volta che mamma mi comprava un albo da disegno, sapete quelli da colorare con i personaggi già abbozzati sopra, magari i protagonisti dei cartoni animati o gli eroi dei fumetti, Skyler si metteva a disegnare. Ogni volta che aprivo il quaderno dei disegni trovavo un nuovo personaggio…

  • Racconti umoristici

    Casa di bambola.

    È perfetta in ogni suo dettaglio, ogni modanatura, ogni tocco di vernice, ogni tessuto è di pregevole fattura e assolutamente identico all’originale. Ed è enorme. Le scale che portano al portone sono lucide e pulite ed il corrimano è in vero ottone, col suo bel ricciolo finale ed il portaombrelli ricavato da un’ampollina di profumo di quelle che si mettevano una volta nelle borsette e si collezionavano. C’è perfino un ombrellino dentro, di quelli di carta da cocktail dipinto di nero. La porta d’ingresso, in vetro e legno dipinto, non è semplicemente disegnata sulla facciata in legno della casa ma è reale, stranamente socchiusa ed impossibile da richiudere; forse il…

  • Racconti umoristici

    Il Re in giallo. cap.VIII

    Forse è passato troppo tempo ed ormai ti sarai dimenticato delle avventure di papa Lemuel, Teresa e J.J Freeman. Ma nel caso ci fosse ancora in te un po’ di curiosità di leggere il capitolo terminale del nostro romanzo breve dalle tinte Lovecraftiane allora ti invito a sederti comodo, sarà un lungo viaggio fino “Alla corte del Re in giallo”. Il Re in giallo. Quando tornarono a suonare alla porta di Carter nella magione dietro le antiche colline di Arkam, la quale era stata sostituita nel tempo con un’anonima cittadina nominata Bay Point, i nostri erano straniti ma entusiasti. Avevano volato fino a New Orlanse ed ora erano di ritorno.…

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    La chiave d’argento. cap. VII

    La chiave d’argento. Presero un bicchiere di rum e si accomodarono in salotto mentre il fanciullo ammirava le belle decorazioni della casa e rideva felice (e per nulla intimorito) ai mille scherzetti che le ombre della casa erano state preparate a tirare agli ospiti di casa per la notte. Randolph, spiegò la maman, era arrivato da lei alcuni mesi fa e lei lo aveva ospitato volentieri a casa sua amando moltissimo i bambini; ma Randolph non era un bambino, o almeno non più da tempo; era un viaggiatore, un onironauta, un camminatore dei sogni, un viaggiatore dello spazio e del tempo; un romantico ed un grande studioso di magia. La…

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    La moneta d’oro. cap. VI

    La moneta d’oro La romantica e misteriosa città di New Orleans era rimasta straordinariamente e piacevolmente simile a quella dei suoi ricordi. Papa Lemuel fu ben felice di ritrovare il quartiere francese al suo posto, le belle case colorate, Jeremy gradì molto musica, sigari e rum e Teresa sbirciò nei vicoli colorati con gli occhi pieni di meraviglia. Anche la bella casa dei Blackmore, una splendida villina bianca in perfetto stile belle epoquè, era rimasta intatta nonostante il rigoglioso giardino avesse cercato di soffocare le facciate e le finestre. Lemuel fece accomodare i suoi ospiti in una magione che non aveva subito l’ingiuria del tempo ne le modernità ne avevano…

  • Racconti umoristici

    La gente delle 10. cap. V

    Dopo tanto tempo riprendiamo il nostro romanzo a puntate. I nostri lovecraftiani eroi sono in viaggio a tempo ormai ma la loro avventura non sembra essere alla fine; hanno stretto patti e conosciuto alleati e altri misteri si sono infittiti attorno a loro, nuove orribili scoperte di mostri abissali e civiltà immortali hanno sconvolto le loro menti. Hanno fatto del bene e sconfitto terribili nemici, ma ora il viaggio è ripreso vorticoso a dimostrare che l’universo del solitario di Providence è molto più vasto di quanto racconti la sua bibliografia. —– Capitolo V La gente delle 10 Lemuel e Jeremy dovettero obbligatoriamente spingere il furgoncino rotto sul ciglio della strada…

  • Racconti umoristici

    La maschera di Innsmouth cap. IV

    La Maschera di Innsmouth Fu in mare che ripresero parzialmente conoscenza perché una voce li chiamava, una voce che ormai conoscevano; una voce saggia e imperiosa, ma piena di speranza. Papa Legba parlò loro con sicurezza: non lasciatevi ingannare, disse loro, non lasciate che gli Antichi abbiano la meglio su di voi con le loro visioni i loro trucchi e i loro inganni. Landa folgorata non è, mai è stata e mai sarà; voi avete distrutto il colore, voi avete messo i Gardner al sicuro, il colore venuto dallo spazio non è mai uscito dal suo guscio di catrame e cemento, voi avete vinto, voi avete sconfitto gli antichi, loro…

  • Racconti umoristici

    Il Colore venuto dallo Spazio. cap. III°

    Il Colore venuto dallo Spazio Nuotare e risalire in superficie non fu difficile per Teresa e papa Lemuel, nemmeno per il ginocchio zoppo di Freeman; più difficile fu risalire l’antico pozzo di pietra in cui si ritrovarono. Fuori dal pozzo la buia campagna aperta si stendeva da tutte le parti fino ad una fitta foresta di lecci e querce. La luna brillava lattea nel cielo e una bianca fattoria risplendeva poco lontano da loro. Le luci nel casale si accesero all’abbaiare insistente di un cane che li aveva scoperti uscire alla luce lunare. Un secondo chiarore, più fievole ma più interessante, brillava dietro di loro. Qualcosa aveva smosso una gran…

  • Racconti umoristici

    I Topi nei Muri. cap. II°

    I Topi nei muri Il minuscolo paesino di Hexham li accolse all’imbrunire. Il volo era stato ben più che confortevole e l’aeroplano abbastanza grande da permettere il trasporto del carrozzone di papa Lemuel e della sua automobile. Jeremy Freeman spese la maggior parte del viaggio a parlare con il bokor di religione e di magia. Freeman confessò al nuovo compago che portava un cognome da uomo negro perché era negro; l’aspetto da bianco non doveva ingannare chi lo voleva conoscere perché il sangue bianco del padre era forte e aveva cancellato i segni da creolo, ma così non aveva potuto fare con gli insegnamenti ricevuti dalla madre e dalla nonna…

  • Racconti umoristici

    Il Cane Rosso. cap. I°

    A chi piacciono i remake? Quasi a Nessuno, ma quasi a tutti piacciono i preludi, i preceprima di una storia che già conosciamo ma sulla quale abbiamo ancora tante domande; come è finito lì quel libro, per esempio. Quindi eccovi il preludio de “La Strada Bianca” che voi conoscete come antologia con titoli come “I deliri di Exham, e altri racconti”su queste pagine. Altri protagonisti, altre strade, altro tempo, stessa città, stessa storia. Il sergente Putnhan e gli altri hanno trovato il libro e recuperato la loro sanità mentale e le loro vite dopo aver rischiato entrambe nelle mani degli antichi, ora avete la possibilità di vedere cosa successe prima di quegli eventi.…

  • Racconti umoristici

    Crouch End, e altri racconti. cap.II

    Continuano le avventure nei nostri investigatori dell’occulto nel mondo di Mr. Lovecraft. Eravamo rimasti al loro ingresso nella fredda tomba dei De la pore dopo l’orroe di Hexam Priory; scopriamo insieme cosa troveranno dall’altra parte Capitolo 2.  Crouch End

  • Racconti umoristici

    I deliri di Hexam, e altri racconti. cap.I

    Se conosci il gdr non dovrò spiegarti nulla, se non lo conosci prima di leggere vai (gentilmente) ad informarti. Quì tutti masterizzano di ruolo, è il nostro passatempo preferito in assoluto, anche io ho masterato una campagna che vorrei condividere con te. I miei giocatori sono quattro, tutti uomini adulti e ben consapevoli di quello che stavano per affrontare giocando una campagna horror con me, ma hanno accettato lo stesso, gli intrepidi! A te posso dirlo, quello che intendo fare è trasportarli in un viaggio turistico nel mondo Lovecraftiano; un viaggio per mostrare loro cosa io vedo quando leggo Lovecraft, e direi che sta funzionando visto il numero di “o cazzo!”…