Una vittima degli eventi
Roma e le esperienze sovrannaturali; la storia della famiglia Cenci le cui teste in marmo sono esposte sulle mura di Castel Sant’Angelo. Un storia fatta di vendetta e mostri e di reincarnazioni, e di una vita che si ripete ancora, e ancora.
Una fotografia di una bellezza rara, non la migliore delle recitazioni per i protagonisti principali, ma le luci, le scenografie, la fotografia di scelta teatrale; una Roma Argentiana.
E poi gli attori secondari, personaggi che abbiamo sempre voluto vedere su di uno schermo.
E la musica, la musica perfetta.
Io ho adorato questo film dal sapore tipicamente italiano che ha per protagonista il più italiano dei personaggi inglesi.
Dylan Dog, l’indagatore dell’incubo.
Cosa vi aspettavate?
Non è cosa da poco saper portare su schermo un fumetto che oscilla fra eccezionalità e mediocrità e dargli un tocco personalissimo e profondamente teatrale senza snaturare l’opera.
Una volta vidi Dylan Dog.
Di persona.
Ero a Londra per studio e stavo da sola ad un caffè di Piccadlly quando mi passò davanti. Capelli neri, jeans blu, mocassini marroni, giacca nera e camicia rossa.
Gli appassionati non potranno non notare tutti quei piccoli riferimenti alle storie originali.
Non è targata Bonelli, e forse è meglio così.
Si lo so, esistono già due film targati DD e nessuno dei due viene ricordato con affetto.
Consiglio di vedere anche questo, tanto ormai se ve en siete sorbiti due potete fare lo sforzo no?
Non credo che tutti lo apprezzeranno o che lo abbiano apprezzato (e io non ho capito perchè Groucho è così sprezzante col suo amato capo) ma è sponsorizzato da The Jackal, i comici napoletani, e lo hanno dato a Lucca qualche anno fa il che forse farà desistere totalmente buona parte di voi, ma forse è meglio così, mai guardare un film se non si hanno prospettive positive.
Spero vi piaccia almeno la metà di quanto è piaciuto a me.
In ogni caso non perdetevi i titoli di coda e la scena finale;irraggiungibile!