Cattivi Film

Terrorizzati a morte

Aterrados, Terrorizzati, è un film di Stepen King fra i più belli fra tutti i film tratti da una storia breve.

Raccontarlo e riassumerlo sarebbe svilirlo perché i film del Re del terrore sono tutti sospesi in una bolla di irrealtà fragilissima che non è ricreabile con le parole di un umile spettatore; non per nulla lui è scrittore e direi che con le parole ci sa fare molto meglio di noi, solo pochissimi nel mondo hanno avuto la fortuna di riuscire a rendere questa bolla di sapone su una pellicola usando, al posto della parole, le immagini.

Terorizzati si svolge a Buenos Aires in tempi moderni e ha tutto quello che hanno i racconti brevi dello zio. Una situazione paradossale e inspiegabile, personaggi comuni e indifesi di fronte alle tenebre, qualche curioso, molte vittime ed un eroe profondamente umano che si eleva sopra gli altri per tornare a fare quello che è giusto fare per tenere al sicuro quello che c’è al fuori da quello che si è sviluppato ed è nato qui dentro, in questo caso non in un ospedale, non in una casa ma in un intero quartiere. Un quartiere fatto di vittime dove il pericolo può essere avvistato solo da “un diverso punto di vista”. La luce e l’ombra vivono nella stessa stanza nello stesso punto e nello stesso momento, il banale e l’atroce convivono nello stesso istante, i muri sono solo sottili bucce che ci separano da noi stessi.

Hai letto tutto? Ci hai creduto? Male! Perché TERRORIZZATI non è di Zio King ma di un argentino di nome Demián Rugna che è, credo, il più promettente erede del re del brivido.

Questa pellicola è una perla per originalità e tensione, un po’ lento come tutti i film ispanici per parlata e strascichio e molto vivida nella sua follia.

La migliore delle ricette kinghiane revisionata in salsa ispanica.

Noi lo abbiamo amato per il modo “obliquo” con cui i mostri vengono presentati ai nostri occhi, per l’affetto che subito suscita il tardivo protagonista che non potrebbe essere più fragile e umano di così e per la storia così bella e coinvolgente. É originale, è scioccante, è denso.

I personaggi reagiscono in maniere così diverse, così caratterizzanti e così profondamente umane e comprensibili anche se c’è (anche qui come in molti racconti dello Zio) il personaggio alienante con cui non vorresti avere nulla a che fare o il povero inutile idiota che non potrebbe salvarsi nemmeno impegnandosi.

Una bella pellicola davvero che, speriamo, venga presto tradotta in italiano (dato che per ora è disponibile solo in lingua originale) e che venga messa a disposizione di altri canali che non siano solo Netflix che, devo dire, sta dimostrando ogni hanno che passa di averi “i cojones quadrati” in fatto di produzioni coraggiose.

Volete supportare il cinema moderno? Iscrivetevi alla grande N, ne vale la pena, giuro, altro che Sky.

Buona visione, e buona 1/2Notte.