Mani Rosse
Sareste in grado di realizzare un sogno in 48 giorni?
Un progetto unico, una storia che fa paura quanto la solitudine, la violenza, la crescita.
Francesco Filippi è un’ uomo coraggioso e gentile dagli occhi vivaci e buoni e il suo sogno si chiama Mani Rosse.
Deve finire di produrre un film importante, un film d’animazione in stop-motion che ha tutti i presupposti per divenire un capolavoro dell’animazione italiana.
Ho investito qualsiasi mio risparmio su questo film e molti anni della mia vita
Questo film è prodotto in varie tecniche fra cui il disegno animato, l’illustrazione e la computer grafica; è un progetto ambizioso che, una volta finito, vuole essere distribuito nelle scuole tramite telefono azzurro per aiutare tutti i ragazzini che sono caduti nella spirale della violenza domestica e non sanno come uscirne.
E un progetto che mi ha toccato il cuore con una storia originale e delicata ma anche spaventosa, un potere singolare con cui creare orrore o meraviglia.
Ho incontrato Francesco mentre sponsorizzava con le unghie e e con i denti il progetto nella frizzante atmosfera del Lucca Comics and Games, è emozionante vedere quanto, tutto da solo, lavora per far si che il film possa finire. Con quale entusiasmo e dovizia mostra i modellini ed il trailer e racconta ciò che vuole fare.
Noi lo sosterremo, perché nulla al mondo per me vale tutto il nostro aiuto come i ragazzini.
Tutti amano i bimbi piccoli, ma in molti si dimenticano di loro appena superano i dieci anni e smettono di essere deliziosi frugoletti e cominciano ad avere passioni, idee e problemi veri.
Dentro di me vive un adolescente di sedici anni che combatte ogni giorno con insicurezze e paure e la mia giornata è dedicata per un buon quarto a coccolare e rassicurare questo ragazzino spaventato con la sicurezza dei miei trentanni, quindi si, per rispondere alla domanda che pone il film, io ricordo bene cosa significa essere adolescenti.
Significa camminare per miglia su di un filo instabile fra la luce della speranza in un meraviglioso futuro e le tenebre di tutto ciò che non conosci, ti spaventa e addirittura ti bracca; vuol dire essere ignorati e soli, e non poter decidere di nulla di ciò che comincia sempre di più ad assomigliare ad una vita vera.
Significa essere un bambino amato fino a ieri e ora non più perchè per quell’amore sei troppo grande.
Trovo che questo film drammatico ma dolce, spaventoso ma luminoso vesta come un guanto questo blog, che parla dell’amore per la paura e di come viverla, di come farla propria, di come evitare che lei, piccola bestia cattiva, ti salti alla gola e ti sbrani.
I ragazzini vivono in quella paura, insegnano loro come addomesticarla.
Sporcati anche tu le mani di rosso.