Cattivi Film

B come Babadook

GIVE ME MY FUCKING MONEY!!

Ho speso 8€ e 50 ct per vedere questa prima al cinema, e l’ho fatto per te!

Certo, potresti anche rispondermi che tu non mi avevi chiesto nulla, mentendo, ma, nonostante la tua irriconoscenza, il mio sacrificio mi permetterà di metterti in guardia;

perchè in BABADOOK il mostro è la maternità.

Credo oltretutto, di aver sentito russare in sala, ed è davvero difficile far addormentare un ragazzino di 15 anni con un film horror.

Il fatto è che questo film è singolarmente

l

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Molti film d’eccellenza sono straordinariamente lunghi e lenti, e nessuno gliene ha mai fatto una colpa; ma ti lasciano una gran sensazione di meraviglia e stupore; la lentezza serve per strisciarti dentro e lanciarti, lentamente, verso un mondo di nausee e vertigini; loro. Questo invece…

Non posso dire che è una pessima pellicola, perchè non è vero, è una buona pellicola!

Meravigliosa la fotografia, una prova d’attore straordinaria per la protagonista e il marmocchio che si porta appresso, pochi, pochissimi effetti visivi ma una carovana di idee geniali. É perfino riuscita in qualche caso a zittire un’intera platea di liceali pre discoteca. Ma per giustificare due ore di culo piatto su delle poltroncine devi davvero farne ancora tanta di strada mostriciattolo odioso, per quello che mi hai dato non ti perdono la spesa di due ore della mia vita, ne il costo del biglietto.

Si vede che è girato da un cinefilo, potremmo far un altro film solo usando le citazioni di questo, le riprese ampie e decentrate alla Argento, i colori allampanati, le musiche rare e crescenti per poi spegnersi di botto lasciando le orecchie ronzare; ma qualcosa per tutta la durata dice che non basta.

Prometteva di risvegliare le paure di bimbo di ogni spettatore; ma la realtà è una sola: non è il mostro sotto il letto al più grande paura di un bambino; come è vero che non si può venire realmente colpiti da una storia in cui non parteggi per i protagonisti, perchè quello che vedi, in fondo, stà capitando ad un altro dietro ad uno schermo, non a te, e se quel qualcuno ti stà pure un po’ sul cazzo alla fine non vedi l’ora che il mostro se lo pappi e lo liberi dal male di vivere.

Lei è la sorella bella di Wendy Torrance; il figlio di sei anni ha smesso di parlare con il dito ma lui i poteri speciali non li ha per giustificare un odio feroce nei suoi confronti.

Egli è il bambino satanico della Kinder! l’Alfredino che ti tira la sabbia negli occhi in spiaggia e scappa via ridendo! Quello che all’urlo di “ma è solo un bambino!” sei obbligato a lasciar andare quando ti ha appena tirato una freccetta in un occhio; lo lascia andare, a peso morto, in un burrone.

Insomma se il protagonista è un po’ così, disturbante, la madre non è da meno.

La peggio madre della storia delle peggiori madri.

Non un rimprovero come Iddio comanda, non un paio di sculaccioni da levargli la pelle, nulla. Poi uno si chiede perchè arriva il mostro dell’armadio, qui soprannominato per scaramanzia “Iddù”dato che lui metteva invece una bella paura, e cerca di possedere la mammina tanto paziente per strangolarlo.

Ma secondo me non c’era bisogno del mostro, bastava aspettare che arrivasse la simpatia dei quindici anni e la mammina adorata avrebbe strinato il figliolino simulando un incidente domestico.

Con una pala, e tre metri di terra sopra.

Che ci vuoi fare, la vita è così, può essere fatale, e ricordiamo che gli incidenti domestici sono fra le prime tre cause di morte negli stati uniti d’America.

Insomma, per farla breve Iddù è una brutta persona che cerca di possedere le madri sole in difficoltà economiche e mentali.

Iddù è infestante, spaventoso e nascosto in ogni dove e ha un libro con pratiche istruzioni in pop-up.

Iddù si fa più forte più forte è l’ostinarsi nel non credere in lui.

Iddù però è anche un po’ un coglione perchè se ti metti contro il figlio di Rambo traumatizzato dalla morte del padre finisce che fai la fine di due famosi ladri che hanno l’alzata d’ingegno di derubare la casa di un bambino solo la notte di Natale.

Iddù fa indubbiamente paura; ma più paura la fanno le vite di lei e del suo bimbino posseduto dallo spirito di Ghozer il gozeriano.

Io una vita così non la auguro al mio peggior nemico.

Anzi a lui si.

La prima ora è incentrata su quello che ogni giorno devono passare queste povere due creature, fra la noia di vivere di lei e i problemi sociali di lui.

Suppongo ci siano due modi per guardare questa storia, parteggiando per una madre povera, sola e triste che ama incommensurabilmente un bambino con dei seri problemi di esagitazione da stress post-traumatico, o nel mio modo, che odio i film di madri rincoglionite che si fanno mettere i piedi in testa dai propri figlioli viziati e finiscono per ritrovarseli morti. Ma io sono un sentimental-nazista e una persona peggiore di Iddù.

Il problema con questo film è che è pretenzioso.

Pare sia piaciuto tanto a Stephen “unchle” King e non mi stupisce, ma nonostante abbia le carte in regola per meritarsi almeno otto teschi si batte la zappetta sui piedi creando un sacco di hype che poi non riesce a soddisfare del tutto.

A me è piaciuto poco, la critica non è d’accordo.

Tu magari guardalo in streaming, così, per sicurezza.

Anche perchè quegli 8 euro e mezzo ora li devi a me =P

Buona ½ Notte!