Brutte storie

Annabelle e la signora Worren

Io non credo a chi non crede

Credo che tutti, in fondo alle loro paure, le loro credenze incrollabili e la loro fede credano che c’è qualcosa che non possono vedere; credo ancora meno a chi dice sprezzante “io non credo nei fantasmi” che, qui la battuta suona facile, per me è un .po’ come dire “io non credo nelle fate!”

Se senti il bisogno di dirlo è perchè vuoi che loro lo sappiano.

Ora batti le mani.

Si può benissimo vivere senza voler, o senza saper, credere ai fantasmi, alle leggende, alle fiabe, si può non credere nemmeno in un dio o in un’entità superiore, si può assolutamente non voler credere nelle possessioni demoniache e cercare di spiegare tutto questo con la nuda scienza.

Si può

Si può desiderarlo

Ma la realtà è che non si può fare

Io continuo a scrivere no per chi non crede, ma per chi vuole crederci; si può dire che quella del terrore è per me come una religione, e come tale ho possiedi al fede o nessuno può importela.

Però

se davvero c’è così tanta gente disinteressata all’argomento, addirittura sprezzante con argomenti come il paranormale, perchè sfidare qualcosa che no conosci?

Voglio dire, io non credo nella chiesa cristiana cattolica, bestemmio come un portuale al quale hanno revocato la minima, quindi non potrei mai avercela veramente con Dio; se fossi totalmente miscredente, cosa che non sono, non vorrei nemmeno entrarci in una chiesa.

Mi stai seguendo?

E allora, tralasciando l’umana e sana curiosità, perchè alcuni entrano nei “templi” dell’ignoto?

Perchè ogni tanto qualcuno si prende in casa oggetti che sprizzano un “NON MI TOCCARE PER CARITA SE NON VUOI CHE TI MUOIA ANCHE IL PESCE ROSSO PER ANNEGAMENTO”?

Senso di sfida suppongo.

Io non mi metterai mai in casa un crocefisso (e poi perchè proprio un poveraccio morto male porca miseria e non una bella immagine iconica della resurrezione a decorare la propria vita! Ma perdonami, stò andando off topic), a parte una volta che mi sono tenuta in casa senza remore un quadretto della madonna (con la madonna dentro intendo), ma li era perchè ogni volta che provavamo a toglierlo la mattina dopo ci svegliava una scossa di terremoto; non credente si, ma scemi è un ‘altra cosa.

Perchè! In nome della logica, dell’amore per se stessi e del buon gusto (sopratutto) c’è ancora gente che esce il sabato mattina, e questo capita in ogni angolo del globo badate bene, si reca sorridente al mercatino delle pulci del proprio quartiere/cittadina/villaggio di yak, e acquista… la bambola di porcellana in abito da sposa ad altezza naturale! Il teschio spolpato di mio nonno! La statuetta presunta inca che lo stesso negoziante sbianca quando solo la tocchi!

Potrebbe essere tua madre, o tua zia, e potrebbe starlo facendo adesso, o star pensando di farlo.

Ora…

ma porca puttana..

Togli le tue dannate mani da li! Infilatele in tasca, nel naso, nella scollatura della tua ragazza, spiaccicale su di una piastra rovente ma, PER DIO MNON TOCCARE QUELLA ROBA!

Chiedo scusa per lo sfogo littizziano.

C’è un posto nel Connecticut, nella città di Monroe, dove un’anziana donna tiene tutta la “paccottiglia” che questa gente si è porsa in casa, e di cui poi hanno cercato di liberarsi disperatamente.

Lei si chiama Lorraine Warren, e non è una designer di pessimo gusto ma una sensitiva di una certa età.

I Warren furono, begli anni ’60, ’70 e ’80 i demonologi più famosi d’ America.

Innumerevoli i libri che hanno scritto e che sono stati scritti su di loro, e i film, anche, e una serie televisiva horror, “Haunting”.

Erano coinvolti nelle indagini su Amityville (che poi affermarono essere nient’altro di più esotico di una truffa inscenata dagli inquilini, la famiglia Lutz), e nell’esorcismo della famiglia Perron, nel Rhode Island, posseduta interamente dallo spirito di una strega sacrificatrice che si era impiccata all’albero del giardino nell’ottocento.

Ma non sono solo le case ad essere infestate; i Worren passavano quasi tutto il tempo impegnati nel loro lavoro tranquillizzando giovani coppie che le loro case non erano “infestate”, ma che si trattava di autosuggestione, tubi dell’acqua rotti; facevano il lavoro opposto dei loro… “colleghi” del paranormale di adesso, ai quali basta dire che sotto il condizionatore fa un po’ freddo che subito ti invadono casa in dieci, riempiono tutto di telecamerine a infrarossi e registratori, e poi ti sbattono fuori e ci si chiudono dentro tutta la notte.

Li adoro quando fanno così!

Comunqe! La gente seria, i Worren appunto, negli anni di carriera si sono presi cura di molte persone, e di quello che le terrorizzava; ma cosa fare di tutte quelle bambole spaventose e soprammobili terrificanti che si muovevano da una stanza all’altra strisciando nel buio venendoti a cercare?

È così venne allestita una stanza in casa loro, quella che oggi viene chiamato “il museo dell’occulto di casa Worren”.

Chi vuole può visitarlo; Lorrein, benchè anziana, permette ancora la visita guidata, e se entri in quella stanza forse la cosa che ti colpirà di più sarà una vetrinetta chiusa a chiave; oltre il vetro una luce rossa e due occhi di bambola, una bambola di pezza del tipo che andavano tanto negli anni 70.

Posso presentartela; lei è Annabelle.

Ha tentato di impossessarsi della ragazza che la amava e se la teneva in casa con se, regalatale dalla madre, e della coinquilina.

Terrorizzava spostandosi per casa ogni volta che le ragazze uscivano, ogni giorno di qualche metro in più, disegnando su foglietti di pergamena “ Help”.

Le ha convinte di essere lo spirito di una bimba di sei anni morta nello stabile, e che si sentiva tanto sola

Ha quasi strangolato nel sonno il coinquilino maschio che ne aveva paura; Lou; rincorrendolo con incubi ricorrenti, donandogli l’incombenza di qualcuno sempre alle sue spalle, finche una notte gli inflisse sette artigliate profonde al petto e alla schiena che bruciavano come cosparse di alcol.

In fine venne portata via dai Worren e messa al sicuro dopo che le ragazze chiesero loro aiuto.

Annabelle non si può toccare.

Ma una volta, un ragazzo in visita al museo assieme alla fidanzata, schernii Annabelle, sfidandola a fargli del male.

Usci di li ridendo con la ragazza.

Pochi chilometri dopo perse il controllo della motocicletta che stava guidando, e morì fracassandosi la testa sull’asfalto.

La fidanzata ne usci incolume, ma rimase in ospedale e poi in psichiatria per tre anni.

Guardati “The Conjuring” se vuoi, parla dei coniugi Worrene dell’aiuto che dettero alla famiglia Perron liberandoli dallo spettro della strega Bathseba.

Amo molto quel film; belle riprese, bella l’interpretazione e i costumi anni 70, bella al storia, bellissimi alcuni effetti spettrali.

E sopratutto belli i primi cinque minuti, che parlano di Annabelle.

Nessuno nel video lo dice, ma il ragazzo a destra delle due giovani infermiere è così agitato sulla sedia perchè e Lou.

Grazie dell’attenzione, attento alle vecchie cose che acquisti

e buona 1/2notte.

p.s. Ho mentito, di quegli oggetti grotteschi e terrificanti, io mi ci riempirei la casa!